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Monica Pischedda - Legal Counsel Helexia Italy

Autore: Monica Pischedda - Legal Counsel Helexia Italy

La nuova bozza del Decreto FER X: novità e analisi per il settore fotovoltaico

Lo scorso 7 ottobre è stata rilasciata una nuova bozza del Decreto FER X, che implementa gli articoli 6 e 7 del Dlgs 199/2021. Questo decreto stabilisce le regole per incentivare gli impianti fotovoltaici, distinguendo tra quelli superiori a 1 MW, soggetti a procedure d’asta, e quelli di piccola taglia, inferiori a 1 MW, che possono accedere direttamente agli incentivi.

Dopo la prima bozza diffusa a marzo 2024, la versione attuale introduce importanti modifiche, di cui due negative per il settore:

1. Limiti temporali e contingenti di potenza ridotti

La nuova bozza prevede la cessazione dell’applicabilità del Decreto FER X il 31 dicembre 2025, ma per gli impianti fino a 1 MW, con l’ulteriore limite del raggiungimento di un contingente di potenza pari a 3 GW. La bozza di marzo, invece, prorogava questi termini al 31 dicembre 2028, con un contingente di 5 GW per gli impianti sotto i 1 MW.

Questa riduzione rappresenta un serio limite per i progetti di lungo termine, poiché le aziende dovranno affrettarsi per rientrare entro i nuovi termini e contingenti.

2. Riduzione dei contingenti incentivabili

La seconda novità riguarda il ridimensionamento dei contingenti incentivabili: dai 45 GW inizialmente previsti, ora siamo scesi a 14,65 GW.

Questa riduzione, oltre a poter creare tensioni nel mercato, taglia fuori un’enorme quantità di progetti potenziali, frenando significativamente la crescita del settore fotovoltaico, che è invece il settore, fra le rinnovabili, che sta rispettando le aspettative di raggiungimento degli obiettivi europei della transizione energetica.

Incentivi e modalità di accesso al decreto FER X

Il decreto distingue chiaramente due tipologie di impianti per l’accesso agli incentivi:

  • Impianti con potenza inferiore o uguale a 1 MW:
    Questi impianti accedono direttamente ai meccanismi di supporto senza dover partecipare a gare o procedure competitive. Il prezzo di aggiudicazione è stabilito dall’ARERA e periodicamente aggiornato per garantire una remunerazione equa rispetto ai costi di investimento e gestione.

Questa facilitazione è importante per promuovere i progetti di piccola scala e velocizzare i tempi di realizzazione.

  • Impianti con potenza superiore a 1 MW:
    Per i progetti di maggiore potenza, gli incentivi vengono assegnati tramite aste competitive.

In questo caso, i progetti che richiedono un incentivo inferiore sono favoriti, creando una logica di mercato che premia l’efficienza economica dei progetti.

Gli incentivi previsti dal decreto possono inoltre essere cumulati con altre agevolazioni fiscali e con i fondi del PNRR, rappresentando una leva finanziaria interessante.

Incentivi specifici per impianti fino a 200 kW e amianto

Un aspetto rilevante è l’opzione per gli impianti di piccola taglia (fino a 200 kW) di ricevere l’incentivo come tariffa omnicomprensiva, con il ritiro dell’energia da parte del GSE. Per gli impianti di dimensioni maggiori, invece, l’energia può essere venduta sul mercato, con un conguaglio del GSE rispetto al prezzo di riferimento del mercato del giorno prima.

Inoltre, viene confermato il supporto per gli impianti che prevedono la rimozione di amianto dai tetti, incentivando così interventi non solo legati alla produzione di energia rinnovabile, ma anche alla sicurezza e all’ambiente.

Termini stringenti per la realizzazione degli impianti

Il decreto stabilisce anche tempistiche precise per la realizzazione degli impianti, che variano dai 21 ai 54 mesi a seconda della tecnologia utilizzata. La mancata realizzazione entro tali termini comporterà la decadenza o riduzione degli incentivi.

Questo aspetto premia una pianificazione accurata e tempestiva da parte degli operatori del settore.

Conclusioni: opportunità e rischi

Il Decreto FER X offre importanti opportunità per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, ma alcune tra le modifiche introdotte nella nuova bozza richiedono una attenta riflessione sulle modalità con cui si vuole perseguire l’obiettivo della decarbonizzazione entro il 2030. La riduzione dei contingenti incentivabili e la limitazione temporale da una parte,la possibilità di cumulare gli incentivi con altre agevolazioni fiscali e con i fondi del PNRR dall’altra, sono anche un modo per indirizzare gli investimenti verso una pianificazione strategica che colga opportunità e rispetti le scadenze.

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