Decarbonizzazione in Italia: tra ostacoli e opportunità. Cosa ci dice il nuovo rapporto del Politecnico di Milano
Il 23 settembre 2025 è stato presentato il rapporto “Zero Carbon Policy Agenda 2025” dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, un’analisi puntuale sullo stato della decarbonizzazione in Italia. Il quadro emerso è complesso, ma anche ricco di spunti per costruire un futuro energetico più efficiente e sostenibile.
Emissioni in calo, ma non basta
Dal 1990 a oggi l’Italia ha ridotto le proprie emissioni del 28,7%, un dato significativo ma insufficiente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) al 2030. Secondo il report, alcuni target non sono attualmente alla portata, e sarà necessario un cambio di passo deciso per colmare il divario tra ambizioni e risultati.
Nel 2024, secondo il report Zero Carbon Policy Agenda, sono stati investiti circa 101 miliardi di euro nei dieci pilastri strategici della decarbonizzazione, tra cui rientrano energie rinnovabili, efficienza energetica, infrastrutture di rete, mobilità sostenibile, comunità energetiche, economia circolare, mercati del carbonio, tecnologie CCUS, nucleare e misure trasversali.
Una parte significativa di questi investimenti fa riferimento al PNRR, che ha allocato 79,6 miliardi di euro su sette pilastri della transizione. Tuttavia, solo il 34% delle risorse è stato effettivamente erogato e la media di avanzamento per pilastro si attesta appena al 21%. Si tratta di un dato che evidenzia criticità nell’implementazione e nella capacità di messa a terra delle iniziative, nonostante la disponibilità finanziaria. La situazione è più incoraggiante sul fronte delle riforme, dove l’87% degli obiettivi è stato raggiunto.
Le emissioni di gas serra si attestano al -23% rispetto ai livelli del 2005, ancora lontane dal target PNIEC del -40,5% e ancor più distanti dallo scenario ETS (Emission Trading System) di -68,5%. Particolarmente critico è il settore dei trasporti, dove la quota di energia da fonti rinnovabili è ferma all’8% contro un obiettivo del 34%. Anche il comparto termico (22% vs 36%) e quello elettrico (38% vs 63%) presentano ampi margini di recupero.
Più promettente è il fronte dell’efficienza energetica: i consumi primari e finali sono in lieve ritardo rispetto ai traguardi, ma con un’accelerazione sostenibile (x1,5 o x2,2), si può ancora intervenire efficacemente, soprattutto nel settore edilizio e industriale.
Il report sottolinea inoltre un dato rilevante: il rendimento marginale degli investimenti si sta riducendo. Nel 2024, il costo per tonnellata di CO₂ evitata è aumentato del 25% rispetto all’anno precedente, rendendo necessaria una maggiore selettività e precisione nelle politiche pubbliche e nelle scelte aziendali.
Le proposte: più visione, meno frammentazione
Tra le proposte operative formulate dal Politecnico troviamo:
- Introduzione di parametri trasparenti, come l’indicatore CO₂/€ investito
- Digitalizzazione dei consumi attraverso sistemi di monitoraggio avanzato
- Obbligo di prefattibilità per impianti FER in caso di ristrutturazioni edilizie
- Nuovi strumenti di accesso al credito, pensati anche per le PMI
- Promozione attiva delle comunità energetiche
- Supporto alla ricerca su nucleare, CCUS e filiere strategiche
- Razionalizzazione dell’uso del PNRR e rilancio di incentivi fiscali, come una nuova versione dello “sconto in fattura”
Queste indicazioni delineano un percorso chiaro: serve una traiettoria stabile e di lungo periodo, capace di attivare in modo sistemico risorse pubbliche e private, valorizzando le soluzioni già disponibili sul mercato.
La visione di Helexia: dalla strategia all’azione
In questo contesto, Helexia si pone come partner attivo nella transizione energetica, al fianco delle imprese che vogliono intraprendere un percorso verso la carbon neutrality, combinando sostenibilità e competitività. Lo facciamo attraverso un ecosistema integrato di servizi: dall’audit energetico alla progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, fino al monitoraggio continuo delle performance e alla realizzazione di interventi di efficientamento energetico, anche in formula ESCo, senza oneri iniziali per il cliente.
Come emerge dal report, oggi è cruciale mettere a terra progetti che garantiscano chiarezza normativa, efficacia degli strumenti fiscali e velocità di attuazione. È proprio su questi elementi che si fonda il nostro modello operativo: trasparente, modulabile e orientato al risultato.
Costruire il futuro, un progetto alla volta
Helexia è già operativa in tutta Italia. A livello internazionale ha oltre 386 MW installati, centinaia di impianti fotovoltaici e numerosi progetti di efficienza energetica. Iniziative concrete, capaci di generare valore ambientale, economico e sociale.
La decarbonizzazione non è una sfida lontana. È una realtà che si costruisce oggi, con scelte consapevoli, investimenti mirati e una visione chiara del futuro. Il nostro impegno è quello di trasformare la transizione energetica in un vantaggio competitivo per le imprese, contribuendo a un’economia più resiliente e a un pianeta più sano.
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